Curiosogattando

Quanti denti ha il gatto? Trenta denti compongono la dentatura del micio, di cui 16 formano la mascella superiore e 14 quella inferiore. I gatti, che triturano e lacerano i cibi, hanno canini ben sviluppati e molari stretti ed appuntiti.

Qual'è l'antenato del gatto domestico? La maggior parte degli studiosi ritiene che le razze di gatto domestico a pelo corto discendano dal gatto selvatico fulvo (Felis lybica), di origine africana, addomesticato dagli antichi egizi forse già nel 2500 a.C. e poi introdotto in Europa dai crociati, dove si mescolò ai gatti selvatici indigeni, di dimensioni più piccole. Le razze a pelo lungo derivano, invece, probabilmente dal manul o gatto di Pallas (Felis manul), di origine asiatica. Nel corso dei secoli i gatti hanno conservato le loro dimensioni (circa 3,6 kg di peso allo stadio adulto) e il loro istinto di cacciatori solitari.

Si può mangiare il cibo per gatti? Si, ma solo occasionalmente. I cibi industriali sono prodotti ben controllati dal punto di vista igienico sanitario, controlli che sono stati intensificati dopo l'emergere del problema "mucca pazza". Tuttavia, essendo cibi studiati appositamente per l'esigenze alimentari dei nostri amici pelosi, diverse dalle nostre, se consumati abitualmente possono causare scompensi nutrizionali, problemi intestinali e malattie cardiovascolari.

Come nasce l'uso della medaglietta per gatti? In realtà le medagliette da apporre al collo dell'amico a quattrozampe nascono per i cani. Già alla fine del '700 vi era, infatti, l'obbligo di registrare i cani. Troviamo cosi l'imposizione nel regolamento del comune di Bologna del 1829 di dotare l'animale di marca con il relativo numero di notifica. Nel 1845, i bellunesi erano tenuti a trascrivere il proprio nome e cognome su di un collare da mettere al loro cane. Il motivo di tali provvedimenti era la necessità di controllare la diffusione della rabbia. In ambito nazionale è il Regolamento della Polizia veterinaria del 1954 a prescrivere per tutti "l'applicazione al collare di ciascun cane di una speciale piastrina che deve essere consegnata ai possessori all'atto della denuncia". Oggi sostituito nella normativa dal microchip, la medaglietta sopravvive ancora soprattutto per evitare gli abbandoni, fu proprio per questo motivo che nel dopoguerra cominciò a diffondersi l'uso anche per i  mici.

 

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