I gatti neri sono stati dei pirati? Forse sono stati dei pirati turchi. Esiste una leggenda secondo la quale i pirati ottomani, di fede musulmana, (Maometto amava moltissimo i gatti!) imbarcavano sulle loro navi dei mici neri, quindi più mimetici nel buio della stiva, perchè facessero buona guardia alla cambusa minacciata dai topi. Quando queste navi funeste approdavano vicino ad una città da saccheggiare, magari occultandosi, in attesa dell'alba, dietro un promontorio, i gatti, animali irrequieti e molto curiosi, scendevano a terra e se ne andavano zonzo nella notte. Per cui, se un abitante della città presa di mira si imbatteva per le strade in un gatto nero, poteva supporre che costituisse, per così dire, l'avanguardia degli uomini della mezzaluna, e dava l'allarme. In base a questa storia, d'allora il gatto nero viene considerato di cattivo augurio, I gatti Siamesi hanno salvato la principessa del Siam dai coccodrilli? i gatti siamesi, hanno, in genere, una coda lunga ed affusolata. Ne esiste però una variante con la coda molto più corta, che termina con un ingrossamento che sembra quasi un “nodo”. A tal proposito esiste una leggenda. Il re viveva in un magnifico palazzo di fronte al quale c’era un grande parco ed una piscina che comunicava, con uno stretto passaggio, con un fiume, popolato da coccodrilli, che scorreva nei pressi. Il re amava molto i gatti e ne accoglieva un gran numero nella sua residenza. Aveva anche una giovane figlia, luce dei suoi occhi. Un giorno, dovendo allontanarsi e preoccupato per la principessa, chiamò i gatti, raccomandò loro di vegliare e prendersi cura della fanciulla in sua assenza e partì. Faceva molto caldo e la principessa decise di ristorarsi con un bagno in piscina. Senonché, mentre lei sguazzava con un certo numero di gatti di guardia attorno al bordo, un famelico coccodrillo imboccò il passaggio che portava dal fiume alla piscina per farsi un sol boccone della fanciulla. Allora, i gatti si precipitarono sulle sponde del passaggio e, agitando le loro code nell’acqua, distrassero il coccodrillo dando alla principessina il tempo necessario per mettersi in salvo. Però, nel frattempo, il rettile aveva già mozzato le loro appendici caudali con un solo morso. Da quel momento, secondo questa leggenda, i gatti siamesi si dividono in due famiglie: quelli con la coda lunga, che erano rimasti nel Palazzo, sono i gatti “del tempio” e quelli che avevano sacrificato le loro code per salvare la principessa sono i “gatti della piscina”. Cosa sono le vibrisse? Sono i lunghi baffi del gatto, la cui funzione precisa non è ancora completamente chiarita. Si pensa che possano essere organi tattili; il loro taglio provoca notevoli disturbo. Al buio agiscono come antenne, permettendo l'identificazione di oggetti che il gatto no è in grado di vedere. Alcuni studiosi ritengono anche che le vibrisse, curvate a contatto con il suolo, consentano al gatto di individuare le eventuali asperità del terreno, favorendone lo spostamento di notte e in luoghi bui. Qual'è stato il più grande cacciatore di topi? Un gatto inglese della città di Lancashire,arrivato alla veneranda età di 23 anni, sembra sia riuscito, nell'arco della sua esistenza, a cacciare più di ventimila topi, alla bella media di 3 al giorno. Mentre una gattina di Londra in sei anni è riuscita, al ritmo spaventoso di 5 topi al giorno, a raggingere la considerevole quota di dodicimila roditori catturati. |