Comportamento felino: Antropomorfismo

Lo avete appena colto in qualche birichinata, così lui se la squaglia per poi fare lo scontroso. Si gira mostrandoVi di proposito la schiena e fa finta di non sentire il Vostro richiamo. Sapete che Vi sente, quelle orecchie che si girano all’indietro lo indicano chiaramente, ma si comporta “proprio come un bambino che mette il muso e non vuole ammettere di aver sbagliato!”. E’ questo un tipico esempio di come un classico comportamento felino venga “antropomorfizzato nella descrizione di noi umani. Antropomorfismo è una parola difficile ma concettualmente semplice: significa attribuire a qualcosa o qualcuno, in questo caso al gatto, qualità e comportamenti umani. Per intenderci i personaggi di Walt Disney, che guidano, lavorano, vivono in una casa, sono animali che hanno subito un processo di antropomorfismo.      Questo non vuol

 

dire che il comportamento suddetto non sia reale ma è l’interpretazione che è sbagliata. Dobbiamo ricordarci che il linguaggio felino, fatto di sguardi e posture del corpo, è diverso dal nostro. Con questa ottica va interpretato l’atteggiamento del micio. Un gatto colto in fragrante probabilmente viene rimbrottato dal padrone che, nel farlo, lo guarda fisso negli occhi. Per un gatto il guardare fisso negli occhi è un atto intimidatorio a cui reagisce voltando la schiena proprio per evitare tale sguardo. Se così non facesse, nel codice dei mici, sarebbe un atto di sfida e di ostilità. In questo modo invece, voltandosi, manifesta la sua arrendevolezza. Un atto di pace non certo di superbia

Il linguaggio felino, fatto di sguardi e posture del corpo, è diverso dal nostro ed uno stesso atteggiamento, che per noi indica scontrosità e broncio, per un felino è un segno di arresa.
Gatto imbronciato
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gattoamico piccolo
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