E' risaputo che i cani sono stati impiegati massicciamente durante i periodi di guerra, mentre la maggior parte della gente pensa che i gatti non siamo mai stati sfruttati in questo senso. Ma si sbagliano. Infatti, vi sono due esempi di questo utilizzo, anche se alquanto strani. Il primo risale a 2500 anni fa, ai tempi in cui i persiani erano in guerra con gli egiziani. Sapendo che gli egiziani veneravano il gatto e lo consideravano sacro, i persiani inventarono un' “ armatura felina “ : quando l'avanguardia faceva una manovra pericolosa per assicurarsi una nuova postazione, i guerrieri persiani avanzavano portandosi in braccio dei gatti vivi. Vedendoli, i soldati egiziani non se la sentivano di attaccarli per paura di ferire o di uccidere uno di questi animali sacri. Per loro, un tale atto di violenza contro una delle divinità animali era addirittura impensabile. Anzi, se qualcuno, |
uccideva un gatto anche
in circostanze speciali come quelle, veniva condannato a morte. Con
questo sistema i persiani furono in grado di avanzare facilmente
e gli egiziani non poterono contrattaccare. Nonostante queste sconfitte
in guerra, gli egiziani continuarono a venerare il gatto.
Infatti sappiamo dalle osservazioni di Erodoto, quasi un secolo dopo,
che questo popolo stava ancora trattando l'animale con il massimo rispetto.
Lo storico riferì che se una casa prendeva fuoco
nessuno cercava di spegnere l'incendio perchè la cosa
più importante era quella di proteggere i gatti e la
gente si metteva tutta intorno per impedire che gli animali presi dal
panico si buttassero nelle fiamme e morissero bruciati. Inoltre, lo
storico osservò che ogni volta che moriva un gatto, gli
egiziani si mettevano a lutto e si rasavano le sopracciglia in segno
di dolore. Non c'è quindi da stupirsi se i persiani
trovarono nel gatto un prezioso alleato anche nel culmine di una battaglia. |