L'era del Gatto

Ormai è accertato siamo nell’era del gatto e per sempre più persone il miglior amico dell’uomo è proprio lui, il felino domestico. Dopo essere stato divinizzato nell’antico Egitto ed aver attraversato l’atroce tunnel del buio medioevo, dove l’ignoranza mista alla sciocca superstizione dell’epoca lo videro oggetto di brutali persecuzioni, il gatto ha trovato oggi, proprio in un rapporto paritario, non più Dio né diavolo, la sua consacrazione. Il micio è così diventato, sia in Europa che in America, l’animale più diffuso nelle nostre case, soppiantando il tradizionale cane. Una piccola rivoluzione a cui i sociologi hanno tentato di dare una risposta. E’ probabile che il cambiamento della struttura sociale e del modo di vivere abbia favorito la scelta di un animale indubbiamente più semplice da gestire. L’aumento delle persone che lavorano tutto il giorno    fuori  casa,  di  persone  anziane   e  la

 

sempre più diffusa tendenza a vivere nei condomini sfavorisce il cane, bisognoso di maggior spazio e cure. Ma chi, come Desmod Morris, oltre a studiare il comportamento umano è anche un etologo sa che la scelta di un amico a quattrozampe non avviene solo sulla base di pure esigenze materiali. Esiste un feeling, un’empatia che spinge a scegliere quel particolare animale piuttosto che un altro. Così, se oggi il gatto è il nostro miglior amico, lo è perché probabilmente ci sentiamo più in sintonia con lui. E questo deriva da un mutato atteggiamento sociale che ha accresciuto il rispetto per l’individualismo e diminuito quello verso la fedeltà nelle autorità, religiose e culturali. Prima si credeva ciecamente in esse e quindi il valore della lealtà era prioritario. Al cane, che ben incarna tale ideale, ci sentivamo maggiormente attratti perché più vicino a quello che noi eravamo o, per lo meno, volevamo essere. Oggi, invece, pur rispettando le autorità, le sottoponiamo anche al nostro giudizio critico, ed accettiamo il loro esempio solo se lo riteniamo realmente giusto. E’ questo un rapporto più di tipo felino che non canino. I cani sono schiavi fedeli mentre i gatti sono indipendenti, tollerano il nostro comando ma non lo rispettano. Sono pertanto lo specchio dell’attuale società. Scegliamo, allora, il gatto perché noi siamo diventati a lui più simili e riusciamo ad apprezzarne meglio le qualità.

Il Gatto è diventato il compagno a quattrozampe più diffuso nelle nostre case: è apprezzato per la sua indipendenza, che lo rende più facilmente gestibile rispetto al cane. Ma è soprattutto il nostro modo di essere che si è avvicinato al suo, consentendoci di comprenderne meglio le sue spledide qualità.
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