I gatti vivono sempre di più integrati nella nostra società, ne hanno acquisito i ritmi, l’alimentazione, spesso abbondante, e le agiatezze cogliendone, quindi, evidenti vantaggi ma anche alcuni aspetti negativi. Malattie, come il diabete mellito e l’obesità, che fino a qualche tempo fa erano sconosciute nel mondo felino, si stanno diffondendo fra i mici. Il diabete, oltretutto, lo fa in modo subdolo: è una patologia che difficilmente si associa ad un gatto, inducendo i proprietari a preoccuparsi di altre malattie. Questo fa si, nella maggior parte dei casi, che si giunge a diagnosticarlo solo in fase terminale, quando gli zuccheri sono nelle urine ed il gatto sta male manifestando sete e fame eccessive, vomito ed urinando continuamente. Sarebbe necessario individuare la malattia nella sua fase preclinica quando s’instaura la sindrome da insulino-resistenza. |
L’identikit del gatto futuro diabetico è ben delineato: è spesso in casa, limitato nei movimenti, quindi sedentario, ha cibo in abbondanza e non convive con altri gatti (fonti di stimoli e quindi d’attività fisica). La correlazione fra obesità e diabete è strettissima ed i recenti dati sul soprappeso dei gatti nel nostro paese dove oltre il 50% (ovvero 1 su 2) ha chili in eccesso, deve essere un chiaro campanello d’allarme. La prima prevenzione diventa quindi il controllo del peso corporeo del micio. Se il gatto supera il 20% del peso normale è necessario razionare i pasti e cercare di farlo muovere maggiormente, attraverso giochi e stimoli nuovi. Ma anche il tipo d’alimentazione gioca un ruolo importante: il gatto ha un metabolismo diverso dal nostro e la presenza costante di carboidrati e legumi, secondo l’orientamento attuale del mondo veterinario, potrebbe essere la causa della forte diffusione del diabete fra i gatti. Per prevenire l’insorgere della malattia nel micio basta, quindi, fare in modo che non rientri nel profilo precedentemente descritto: se così fosse non resta che metterlo a dieta, farlo muovere e magari prendere un altro gatto per fargli compagnia. Per concludere una curiosità: la maggior parte dei gatti diabetici ha un padrone sedentario, in soprappeso ed alcune volte colpito dalla stessa patologia, ecco allora che far coincidere il gioco del micio anche con un po’ d’attività fisica umana, condividere con lui la dieta dimagrante potrà essere utile alla salute dell’intera famiglia omo-felina. |