Iniziamo chiarendo subito
che la FIV, pur essendo una malattia simile al nostro AIDS, è
però causata da un' altro tipo di virus che non colpisce
l' uomo; quindi un gatto malato della sindrome di immunodeficienza
felina non trasmette HIV o quant' altro di simile a noi umani. Nell'
animale infetto il virus è presente nella saliva,
nel sangue e nel liquido cerebro-spinale
ma affinchè si verifichi il contagio è necessario un contatto
profondo tra saliva e sangue il che avviene tramite morso.
Quindi a differenza di ciò che accade nella FeLV la condivisione
delle ciotole, delle lettiere e le reciproche pulizie fra gatti non
rappresentano situazioni di rischio. Essendo il morso il metodo principale
di trasmissione i maschi risultano piu' esposti alla
malattia di circa 3 volte rispetto alle gattine a causa delle loro continue
lotte e colpisce piu' frequentemente i |
mici di età superiore ai 5 anni. Nella FIV, analogamente all' AIDS umano, esiste una fase detta "finestra", nella quale il soggetto colpito dal virus, non avendo ancora prodotto anticorpi anti-FIV risulta negativo al test ELISA (che è basato sulla rilevazione dei predetti anticorpi). Per tale ragione se si sospetta che il micio possa aver contratto il virus può essere necessario ripetere il test a distanza: il periodo di latenza della malattia varia da 1 mese a fino 1 anno. La Sindrome di immudeficenza felina è una malattia progressiva la cui sintomatologia viene da molti medici suddivisa in 5 fasi caratterizzate principalmente dalla sempre piu' ridotta risposta immunitaria del felino.
Non esistono trattamenti farmacologici o vaccinali efficaci l' unica prevenzione consiste nella castrazione dei maschi e nella sterilizzazione delle femmine. E' purtroppo una malattia nefasta in cui i gatti colpiti possono comunque continuare vivere da 5 a 7 anni spetta a noi "padroni" umani cercare di rendere questo, comunque lungo periodo, il piu' sereno e felice possibile.
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