Le sostanze
potenzialmente velenose per i ns. amici a quattro zampe sono
un’infinità, variando dagli insetticidi
(veleni per definizione) alle apparentemente innocue piante
ornamentali. Iniziamo partendo dai pericoli provenienti da
sostanze d’uso domestico come farmaci,
detersivi, vernici, candeggine,
cosmetici, ecc. Il micio può essere attratto
dal loro odore o sapore e quindi ingerirle volontariamente oppure può
entrarci in contatto accidentalmente (come il barattolo di vernice non
chiuso che si rovescia, ecc). La sintomatologia è molto
variabile dipendendo dal tipo e dalla quantità di veleno
assunto, tuttavia l'intensa salivazione, il vomito
e la diarrea sono manifestazioni comuni che si aggiungono
a quelli specifici (dai tremori, alla depressione, ecc.). Se l’intossicazione
è avvenuta per contatto è consigliabile
lavare abbondantemente con acqua e sapone la cute interessata
e nel caso radere il pelo. Per avvelenamenti
orali un antidoto universale è l' albume d'
uovo sbattuto eventualmente diluito con acqua. L'ingestione
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candeggina è particolarmente pericolosa: si dovrà lavare la zona cutanea colpita e tentare lo svuotamento dello stomaco. Provocare il vomito può essere un intervento utile ma va assolutamente evitato in caso di sostanze corrosive; ad esempio nell’ intossicazione con aspirina, che provoca debolezza e febbre, con naftalina, con vernici è consigliato mentre in caso di detersivi va somministrato l' olio per bocca evitando però il vomito. Un altro pericolo, spesso sottovalutato, proviene dalle piante da ornamento come l' oleandro, la stella di natale, l' edera che se ingerite sono velenose. In questo caso va fatta ingerire al gatto acqua e sale, oppure acqua ossigenata diluita con l' obiettivo di provocare il rigetto nel felino. In alcuni casi sia il collare antipulci che le polveri antiparassitari possono risultare nocive: è evidente che il collare va eliminato e la zona lavata con cura. Anche gli alimenti, se avariati, provocano un' intossicazione, con sintomi quali vomito, dolori addominali, defecazioni a brevi intervalli. Anche qui si consiglia di provocare il vomito e di chiamare il veterinario. Le fonti d’avvelenamento le abbiamo elencate e spesso sono anche intuitive, per questo, qui, come per molte altre situazioni d’emergenza, la prevenzione, ovvero l' eliminazione del pericolo, è facile ed attuabile, con un po' d’ attenzione. |