Il Gatto Abissino

L’Abissino, dal corpo snello e potente, si muove con grazia ed agilità. Definito per le sue movenze come il puma in miniatura, attrae i gattofili di tutto il mondo con la sua elegante armonia estetica. Ma è anche la sua storia, probabilmente millenaria, ad affascinare. E’, infatti, ritenuto il diretto discendente degli antichi gatti egizi: la somiglianza con i resti mummificati e con le riproduzioni negli affreschi tombali appare impressionante, soprattutto nella struttura cranica e nel pelo fulvo dorato alla radice. Così, l’Abissino ha oggi la capacità di portarci magicamente indietro nel passato facendoci sognare di trovarci nell’Egitto dei Faraoni dove i gatti venivano venerati come Dei e la Dea della fecondità Best possedeva il corpo da  donna e  la testa di gatto.  Il micio apparve

 

in Europa attorno al 1860 quando, alla fine della guerra anglo-abissina, un comando militare inglese di rientro in patria, ne portò con sé alcuni esemplari. Il maschio capostipite fu chiamato Zula e, per suo merito e con la pazienza degli allevatori dell’epoca, i gatti abissini si moltiplicarono agevolmente. Dopo numerosi accoppiamenti ed incroci con gatti rossi e Silver tabby, seguendo un preciso e rigoroso programma di selezione, si giunse alla nascita dell’attuale Abissino e quindi, nel 1882, al riconoscimento ufficiale in Gran Bretagna della razza permettendo al nostro amico di mostrare la sua elegante armoniosità nell’esposizione felina del Crystal Palace di Londra. Tuttavia solo nel 1929, dopo aver rischiato l’estinzione nel corso della I guerra mondiale, venne  fissato  uno    standard  della   razza  che  fu
Gatto Abissino
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Vivace, curioso e dinamico  l'Abissino è un grande esploratore, capace di fare un "giretto" e percorre distante impensabile ad un'altro gatto domestico
Madre e figlio
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Madre e figlio insieme: eleganti, belli e dolcissimi come tutti i gatti Abissini.
divulgato dall’allora nascente Abyssinian Club, tuttora attivo ed impegnato nel miglioramento delle caratteristiche fisiche e morali del felino. La descrizione che il professor H. C. Brooke diede dell’Abissino ben sintetizza lo standard della razza: “ …un ottimo esemplare dovrebbe assomigliare ad un gatto Egizio, trasformato però da generazioni vissute in domesticità…..Il colore (Abissino Lepre) del gatto Abissino dovrebbe essere una specie fulvo chiaro tendente al rosso, con sfumature diverse in ogni singolo pelo, le dimensioni dovrebbero essere piccole, le proporzioni delicate…” . I piccoli arti, i piedi piccoli di cui è dotato ed i suoi agili e sinuosi movimenti donano ulteriore eleganza alla figura armonica di un corpo snello ed affusolato. Il mantello appare curiosamente macchiettato, poiché il colore di ogni pelo è interrotto da 2 / 3 fasce di colore contrastante detto "ticking". L’Abissino, pur essendo un gatto indipendente ed un grande cacciatore in grado, quindi, di muoversi perfettamente in ampi spazi aperti, risulta essere affettuosissimo e dolce. Capace di attrarre l’attenzione con rumorose fusa e divertenti acrobazie, cerca ed ottiene carezze e coccole. Vivace, curioso e giocherellone è sempre in movimento, si ben adatta alla vita d’appartamento purché abbia la possibilità di sfogare le sue notevoli energie. Per avere in casa l’eleganza dell’ Abissino è pertanto necessario concedergli tempo e spazio per il gioco. Vivacità ed affetto sono i doni principali che questo straordinario felino sa offrirci, sta a noi ricambiarlo con rispetto e amore.
gattoamico piccolo
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