Lo Scottish Fold: tenero il suo aspetto, curiose le sue orecchie, casuale la sua scoperta. Era il 1961 quando nel paese scozzese di Tayside il pastore William Ross e sua moglie Mary, entrambi appasionati gattofili, scoprirono che nella fattoria accanto alla loro viveva una gattina bianca molto, molto particolare: le sue orecchie, infatti, erano piegate, una caratteristica questa nuova e fino ad allora mai apparsa, o forse mai notata, in nessun altro gatto. L’originale mutazione genetica apparve anche nelle splendide cucciolate di Susie, questo era il nome della speciale micetta, dimostrandosi, così, il prodotto di un gene dominante e non recissivo. I coniugi Ross non poterono certo lasciare nell’anonimato una tale scoperta e decisero di adottare Snooks, figlia di Susie, anch’essa caratterizzata dalle stesse, particolari, orecchie |
della
mamma. Dall’incontro galante fra la gattina ed
un British Shorthair, nacque uno splendido maschio bianco, Snowball.
Si era così consolidata nel mondo felino una nuova, tenera
razza di gatti che i Ross registrarono nel 1966 con il nome
di Scottish Fold. D’altronde “Fold”
in inglese significa “piega” e la mutazione che
determina l’originale forma delle orecchie venne denominata “folded
Ear”, letteralmente “orecchie piegate”.
Purtroppo, però, si scoprì ben presto che il gene
dominante responsabile della curiosa mutazione causava
anche delle pericolose anomalie alle articolazioni ed alla coda.
Questo determinò una stasi nello sviluppo della razza. I due
coniugi scozzesi deciserò di affidarsi ad un famoso genista
americano, Neil Todd, che incrociò i Fold con degli esemplari
di British Shorthair, Exotic Shorthair e Shorthair americani.
In questa maniera scomparvero nei mici le anomalie scheletriche
ed i gatti dalle orecchie piegate poterono nuovamente essere allevati
senza più timori, con l’unica accortezza di non farli accoppiare
fra loro ma sempre con altri mici dalle orecchie dritte, come quelli
utilizzati da Todd. Lo Scottish Fold fu così riconosciuto
sia dalla C.F.A che dalla T.I.C.A ed ottenne un notevole successo in
america. Gli allevatori , attraverso l’incrocio
con il Persiano, crearono anche una versione a pelo
lungo (Highland Fold) che venne anch’essa riconosciuta
ufficialmente sempre dalle organizzazioni australiane ed americane.
Maggiori resistenze il nostro amico le incontrò in Europa,
dove le orecchie cascanti sono ritenute quasi un difetto
in quanto il cerume tende ad accumularsi tra le pieghe e se non viene
rimosso rischia di addentrarsi nel padiglione ripiegato determinando
una diminuzione dell’udito o favorire la diffusione di parassiti.
Tuttavia un’accurata e costante pulizia delle orecchie
previene facilmente ogni tipo di problema. L’aspetto
dolce e tenero che le orecchie all’ingiù contribuiscono
ad enfatizzare, trova riscontro nel carattere docile ed affettuoso del
Fold. Adattissimo alla vita d’appartamento, pur
non disdegnando qualche evasione, lo Scottish Fold è
un micio adorabile, calmo e socievole, che
sta bene sia con gli esseri umani che con altri animali da compagnia.
A noi “Homo-sapiens” il compito di ricambiare il suo amore
con le attenzioni e le cure che merita. |