Un gatto contro l'allergia

Fino a qualche decennio fa era ancora diffusa una certa reticenza nel far convivere i gatti con i bambini. Si riteneva il gatto un animale troppo furastico per l’incolumità dei più piccoli, inoltre la presenza di un animale in casa era vista come una possibile fonte di microbi e, quindi, di malattie trasmissibili. Oggi, fortunatamente, non è più così, etologi e psichiatri infantili concordano sull’importanza di un animale nella crescita di un bambino: stimolandone l’intelligenza, il senso di responsabilità, il rispetto per gli animali e per gli altri in genere. Il carattere del gatto non è certo un problema, il micio, se rispettato, non è un pericolo, ma, appunto, un ottimo compagno di giochi. Ma c’è di più: secondo uno studio effettuato dall’Ospedale Cardarelli di Napoli, pubblicato recentemente sulla rivista “Respiratory Medicine”,  i bambini che vivono con cani o gatti, soprattutto

 

se da tenera età, sono meno esposti al rischio di sviluppare allergia da adulti. E’ in realtà una ricerca in linea con la teoria igienista che si sta diffondendo nel mondo medico secondo la quale l’eccessiva ossessione dell’igiene, specie per i neonati per i quali le mamme tendono a sterilizzare tutto, determinerebbe un indebolimento del sistema immunitario. Le conseguenze sono una maggiore facilità di ammalarsi ed il diffondersi delle allergie. Quindi, il contatto con i mici casalinghi rinforzerebbe i nostri figli facendoli crescere più sani, oltre che più intelligenti e socievoli. Allora, come dicevano i romani, "mens sana in corpore sano", ovvero, mente sana in corpo sano, grazie al gatto. Un altro buon motivo per adottare amorevolmente un micio.
Un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica "Respiratory Medicine" dimostra che il contatto in tenera età con i mici diminuisce il rischio di allergia d'adulti
gatto certosino
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