L'architettura del gatto

Il gatto appartiene alla famiglia dei mammiferi e ne ricalca pertanto le strutture fondamentali, ma è anche un predatore, quindi, lo scheletro, la muscolatura, la dentatura e tutto il corpo, atletico ed elegante, si è evoluto nel corso dei secoli con l’obiettivo di facilitare l’attività di caccia e soddisfare le necessità di carnivoro. Proprio per questo il cervello del micio ha maggiormente sviluppate le parti associate alle funzioni sensitive, fondamentali nelle azioni predatorie mentre il tubo digerente risulta essere più corto rispetto a quello degli onnivori (come uomo e cane ), perché meglio adatto alla digestione della carne. Non è un caso che nei gatti domestici, a cui viene fornita spesso un'alimentazione più varia, troviamo un intestino di lunghezza maggiore di quello dei mici selvatici. Gli organi

interni,  come il cuore, i  polmoni,  i  reni,  ecc.  hanno strutture e funzioni simili a quelle degli altri mammiferi. Per quanto concerne la struttura scheletrica, omettendo l’evoluzione dell’uomo nella stazione eretta, si possono individuare due significative differenze fra quell’umana e quella felina: un maggior numero di vertebre, in parte dovuto alla presenza della coda, e la mancanza della clavicola. La colonna vertebrale del gatto è costituita da 7 vertebre cervicali, 7 lombari, 3 sacrali, 13 toraciche piu’ un numero variabile di caudali, che sono quelle che costituiscono la coda, oscillando da un minimo di 14 ad un massimo di 28 ( il gatto Man, privo di coda, ne ha comunque 3 ) per un totale di 44-58 contro le 32-34 dell’uomo. Nel gatto, come già detto, non esiste la clavicola, al suo posto troviamo un ridottissimo frammento di tessuto clavicolare sepolto tra i muscoli pettorali. Questa assenza permette al felino di avere un torace più stretto che gli consente il passaggio attraverso piccoli varchi. Anche la minore rigidità delle articolazioni intervertebrali ha lo scopo di favorire una maggiore flessibilità dell’intera spina dorsale che consente al micio inarcamenti e movimenti tali da permettergli di oltrepassare incredibili fessure. La muscolatura ben si adatta alla flessuosità dello scheletro, garantendo massima potenza e rapidità nei movimenti. La testa è anch’essa costruita per un predatore provetto: occhi in grado di vedere nell’oscurità, bocca larga e possente, orecchie efficienti, dentatura con canini ben sviluppati e molari taglienti. La conformazione del cranio è tale da favorire un particolare sviluppo dei muscoli del collo e della mandibola. In tal modo, la dentatura, mossa da una poderosa mandibola, diventa una terrificante per le sue vittime. L’orecchio è caratterizzato da ampie camere uditive, dette bullae, che sono estremamente sensibili alle vibrazioni sia alte che basse, frequenze tipiche delle sue prede preferite: i piccoli roditori e gli uccelli. In conclusione, il gatto è il risultato di un’armonica evoluzione anatomica che lo rende un efficiente predatore, ma anche un elegante meraviglia della natura.

 

Gatto
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