Il Gatto Burmese

Nell’antico manoscritto “Il libro dei poemi dei gatti, conservato nella biblioteca di Bangkok e di cui abbiamo già parlato nell’articolo dedicato ai gatti Siamesi, viene descritto un micio denominato “Supalak” o "Thong-Daengche risulta essere il progenitore dell’attuale Burmese. La raccolta di poesie feline è datata 1347-1767 e da allora di notizie storiche su tali gatti non ne troviamo. Giungiamo così diretti alla storia moderna del Burmese che inizia nel 1930 quando il Dott. James Thompson, psichiatra della marina militare americana, rimase affascinato dalla particolare colorazione di un gatto proveniente da Rangon capitale della Birmania. Il color zibellino, ovvero un caldo marrone scuro che con la luce incidente assumeva la sfumatura della seta color castagna, rendeva unica quella micia. Lo psichiatra americano decise allora di acquistarla e di presentarla da un’esposizione felina che si svolse a San Francisco dove però Wong Mau, questo era il nome della gatta, non fu compresa dai giudici, che la catalogarono come un Siamese riuscito male, quindi brutto.   Ma   il   Dott.  Thompson  non  si    diede  per    vinto.
genisti ed allevatori in un serio programma d’allevamento teso a riprodurre gatti del prezioso color zibellino. Il problema fu che Wong Mau era un esemplare unico, non esistevano quindi maschi simili a lei. Tuttavia, vista la sua somiglianza, si pensò che la micia fosse un ibrido di Siamese e si tentò, quindi, l’accoppiamento con un maschio chocolat point.Nelle diverse e successive cucciolate si evidenziarono tre colorazioni: alcuni portavano le marche ed il colore classico dei Siamesi, altri, pur simili a Wong Mau nella tonalità, avevano le estremità più scure ( e questi saranno chiamati Tokinesi), altri infine avevano il desiderato caldo color marrone omogeneo in tutto il corpo. Dai risultati delle selezioni fu evidente l’esistenza di uno specifico gene di quel colore che venne denominato burmese. Il suo carattere socievole e tranquillo, il suo affetto profondo verso i suoi amici umani, la ricerca continua di lodi ed affetto ed i suoi occhi dolci ed espressivi di color giallo dorato riescono a creare un bellissimo legame composto d’attimi di feeling emozionante con il suo padrone. Molto curioso e giocherellone, è un gatto che sa dare la giusta vitalità in una casa. La sua adattabilità e la sua innata eleganza gli impediscono di creare disordini e danni particolari in un appartamento. La sua somiglianza con il gatto Siamese è evidente, come lui ha un corpo muscoloso ma più massiccio tanto che, pur non essendo di grossa taglia, è incredibilmente pesante se rapportato alla sua mole. Caratteristica peculiare del Burmese è sicuramente il mantello, molto corto e brillante deve apparire sempre lucido come la seta e per questo si consiglia di accarezzarlo con una flanella od un guanto leggermente inumidito d’acqua ed aceto.

 

 

Gatto Burmese
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 Lo sguardo dolce ed espressivo caratterizzano il Gatti Burmese.
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