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parte I / parte
II Il vento si alzò d' improvviso, scompigliando i capelli
di un immobile ed esterrefatto J.B. Quel casolare in cui erano
nati molti dei suoi sogni da ragazzo era proprio lì davanti a
lui. Certo, era stato restaurato: la porta, gli infissi ed
i muri erano tutti nuovi, ma la struttura ed il luogo erano, incredibilmente,
gli stessi. Già, perchè così come il parco,
doveva trovarsi a svariati centinaia di chilometri da New York a Rochester,
la cittadina dove era nato. L' uomo lesse l' etichetta
sulla porta, tentennò per un attimo, poi suonò
al campanello. La porta si aprì e J.B. entrò.
Ad accoglierlo c' era una ragazza dalla figura elegante e fine nei modi
con un sorriso radioso ed un viso dai tratti gentili e dalla bellezza
acqua e sapone. "Buongiorno, desidera'" "Buongiorno
- rispose J.B. - cercò l' avvocato Jablonski" "ha
un appuntamento?" "No, ma gli dica che sono J.B.".
La signorina alzò il ricevitore dell 'intercomunicante ma non
riuscì a finire la frase. La porta dello studio si aprì
di colpo e di scatto uscì |
urlante e felice il suo vecchio
amico Frank: "che ci fai qui testa di tartaruga!!".
Testa di tartaruga, un vezzeggiativo che ormai non sentiva da più
di vent anni. Il suo amico lo chiamava così, a sottolineare,
in modo affettuoso, la sua cocciutaggine. I due si abbracciarono vigorosamente,
poi, Frank lo guardò negli occhi e gli chiese: "Sono
anni che non ti fai sentire, come diavolo mi hai trovato?"
"E' una lunga storia, non ci crederai, ma ti ho trovato seguendo
un gatto" " Un gatto!!!" esclamò
stupito Frank "Non ti facevo un gattaro" "
Ed infatti non lo sono, comunque è una strana storia, forse
ho avuto delle allucinazioni, sai è un periodo difficile"
" lo so ho letto i giornali -disse l' amico che con
un gran sorriso ed un eloquente gesto delle braccia lo invitò
nel suo studio- "dai raccontami tutto." Parlarono
così, tutto il pomeriggio, passeggiando per le strade
del loro quartiere, bevendo nei locali dove andavano da giovani, salutando
vecchi amici e conoscenti. J.B. si sentiva libero, sentiva
quella stessa sensazione di libertà che provò correndo
dietro a quel gatto bianco. Per la prima volta dopo tanti
anni, poteva finalmente parlare senza avere paura che chi gli stava
di fronte lo potesse tradire, utilizzare una sua confidenza per sbarargli
la strada. Quello era il mondo in cui viveva, era il mondo dell' alta
finanza, dei grandi manager. Frank, invece, aveva fatto una scelta
diversa, era diventato avvocato ed aveva creato un 'associazione che
difendeva i diritti dei più deboli. Lui era rimasto
fedele ai loro ideali giovanili, aveva continuato a credere in quei
sogni. Due amici così vicini si erano perduti seguendo
due strade così lontane. La giornata volò fino a tarda
notte. La sveglia trillò e J.B. si ridesto si soprassalto,
cercò nel buoi l' interruttore ed accese la luce che illuminò
la sua elegante stanza di N.Y. "Peccato, sembrava tutto così
vero ed invece è stato solo un sogno" pensò
fra sè.... Vai
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