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J.B. si guardò intorno sconsolato, era stato tutto un
sogno, non c'era stato nessun bambino saggio, nessun magico
gatto bianco, nessun incontro con il suo vecchio amico Frank. Nulla
di tutto questo era realmente accaduto mentre i giornali aperti
e sparsi sul tavolo erano lì a ricordargli la dura realtà.
Aprì le tende dell'enormi porte a finestra che dal suo attico
gli consentivano di dominare a vista l' intera città. Il sole
stava timidamente colorando l'orizzonte mentre le luci della città
ancora illuminavano i palazzi e le strade. Quel panorama, che tante
volte lo aveva fatto sentire forte e potente, quella mattina gli apparve
freddo e vuoto. Il successo lo aveva raggiunto rinunciando all'amicizia
di Frank, al calore di una famiglia, rinnegando i suoi
principi. Riemersero in lui i tempi sereni dell'infanzia e
quelli felici e scapestrati dell'adolescenza. Così, guardando
l'orizzonte, mentre meditava sul suo passato, gli tornò
in mente un altro vecchio adagio del nonno "la notte
porta |
consiglio". "Forse
- penso fra sè - questa notte mi ha davvero portato consiglio".
Decise, allora, di rintracciare il suo amico di liceo.
Molte cose, incredibilmente, risultarono uguali al sogno:
Frank aveva trasformato il loro quartier generale studentesco nel
suo studio, era rimasto fedele ai suoi ideali lottando e difendendo
i deiritti dei più deboli. Anche se J.B. rimase colpito
da come il sogno aveva riprodotto la realtà, da uomo
pratico e razionale com'era, pensò che in fondo quello era
ciò che il suo compagno di studi aveva sempre detto di voler
realizzare: era, quindi, bastato questo alla sua mente per riprodurlo
in sogno. Alcuni giorni dopo i due amici si ritrovano insieme
a casa di Frank: "Sai J.B.- disse Frank - non
sarà facile ma credo di poter dimostrare la non autenticità
dei documenti che ti accusano" "Hai fatto un ottimo
lavoro- rispose J.B.- ma anche se le cose non dovessero andare
per il verso giusto, avrò comunque ritrovato una cosa preziossima,
la tua amicizia" "beh- rispose l'amico- come
si dice: chi trova un amico trova un tesoro" "un
tesoro che vale più di un forziere pieno di monete- confermo
sorridendo J.B.- come diceva mio nonno". Fu
in quel momento che improvvisamente apparve un meraviglioso gatto
bianco che con la tipica eleganza dei gatti irruppe nel salone
lasciando a bocca aperta J.B. "ma quel gatto
da dove esce fuori?" chiese ancora sbalordito al suo amico.
"Questo è Palla di neve, è un gatto a cui sono
particolarmente affezionato perchè me lo lasciò un bambino
che stavo aiutando qualche anno fa e che purtroppo morì per
una grave malattia". L'uomo d' affari si senti mancare
il fiato e con ansia chiese al suo amico se avesse una foto del ragazzo
"Certo, aspetta un secondo dovrei averla qui" disse
l'amico e dopo qualche istante la tirò fuori da un cassetto
e la porse a J.B. lasciando totalmente sbigottito: era il
ragazzo saggio del sogno.
Un Vecchio detto popolare dice "Un bambino povero ed un gatto bianco possono darti un tesoro molto più grande di un forziere pieno di monete d’oro", a volte, i proverbi contadini, si avverano. |